“Un giorno, magari, Dylan Dog. Sempre che possa. Sempre che Roberto Recchioni non cambi idea. Sempre che io sia poi in grado di farlo (e non è scontato). E sarebbe un piccolo cerchio che si chiude”.
Cari pezzi di cadavere, con queste poche parole, pubblicate il 13 novembre scorso su Come Non Detto, il suo blog, Leo Ortolani ha fatto fantasticare molti fan dylaniati. In questo post (clicca qui per leggere il testo del post) Ortolani, oltre a raccontare di un incontro nel lontano 1994, quando era ancora un autore semisconosciuto, con Mauro Marcheselli, per tentare di convincerlo, senza successo, a farsi affidare la realizzazione di un’avventura di Dylan Dog, “apre una porta” a una sua futura collaborazione con la Sergio Bonelli Editore. Sembra, infatti, che la nomina di Roberto Recchioni e Franco Busatta, rispettivamente a curatore e coordinatore della serie dell’Indagatore dell’Incubo, abbia convinto numerosi artisti delle nuvole parlanti a contribuire alla “causa” del nostro Old Boy. Solo pochi giorni fa Busatta, durante l’inaugurazione di una retrospettiva dedicata al nostro eroe, che ha aperto la prima giornata del Festival del fumetto “Le strade del paesaggio” di Cosenza, ha dichiarato che ci sarebbe, da parte sua e di Recchioni, la volontà di vedere, oltre a Ortolani, anche Gipi all’opera su una storia dell’inquilino di Craven Road 7, nell’ambito di uno dei prossimi Color Fest o nell’ambito un progetto speciale, al di fuori della testata regolare, ancora da definire. Questi due “scoop” hanno fatto però fantasticare un po’ anche me. Mi sono chiesto, infatti: “Quali altri illustratori mi piacerebbe vedere all’opera in un prossimo Color Fest?”. Beh, devo dire che la risposta per me è stata fin troppo semplice. Mi piacerebbe vedere, o meglio rivedere, ai pennelli di una storia dylaniata due amici che già in passato hanno incrociato Dylan Dog. L’eclettico Giorgio Sommacal, con il suo inconfondibile stile comico e caricaturale (quello da me amatissimo di Cattivik e Lupo Alberto, per intenderci) e Davide La Rosa, la mente geniale che è dietro a molte webcomic di successo come: Dio, Detective Smullo, Voyager, ecc., il cui lavoro è caratterizzato da tratti volutamente “disegnati male”, che non influiscono, però minimamente sulla qualità ironica delle sue vignette, anzi, spesso ne esaltano il messaggio. A mio parere entrambi potrebbero creare un originalissimo Indagatore dell’Incubo fuori dai classici schemi bonelliani, al pari di Ortolani e Gipi. Voi quali illustratori “extra-Bonelli” vorreste invece vedere all’opera? Fatemelo sapere compilando il formulario qui sotto.
Doctor Why