Cari mostriciattoli gialli, nei giorni scorsi nell’ambito delle tante polemiche rivolte al nuovo corso dylaniato “governato” da Roberto Recchioni, delle innumerevoli disquisizioni sul nuovo stile delle copertine di Angelo Stano e delle ultime controversie scatenate dalla, a mio parere, poco brillante gestione, da parte dello stesso Recchioni, della questione dell’aumento del prezzo di copertina degli albi dell’Indagatore dell’Incubo, mi sono permesso di lanciare una personalissima provocazione sulla pagina Facebook ufficiale del nostro Old Boy pubblicando questo post:
“Una domanda mi nasce spontanea dopo le tante polemiche sull’Indagatore dell’Incubo di questi mesi... ma perché a chi non piace il nuovo corso (con annessi e connessi), a chi non piace l’arrivo di nuovi disegnatori e sceneggiatori, a chi non piace l’aumento dei prezzi degli albi... non smette semplicemente di acquistare gli albi di Dylan Dog?”
Chiaramente il mio intento, essendo questa una semplice provocazione, non era certo quello di invitare i fan a non acquistare più gli albi del nostro eroe, ma di capire le ragioni di chi, pur non amando quasi più nulla di Dylan Dog, continua imperterrito ad acquistare tutti i mesi i suoi albi, per poi criticare ogni storia, ogni copertina, ogni novità, ecc. Volevo cercare quindi di creare un dibattito civile con questi fan “disillusi” per comprendere le loro ragioni, con la consapevolezza che alcuni, i soliti maleducati, non avrebbero capito, scambiando la mia provocazione per una difesa ad oltranza delle tesi di Roberto Recchioni. Ancor prima di lanciarlo sapevo che questo sasso avrebbe alzato un bel po’ d’acqua, ed ero pronto a spiegare a chiunque le ragioni di questa mia provocazione. Quello che non mi aspettavo è che un altro gestore di un blog dylanito, guarda caso, famoso per il suo odio per Recchioni, copiasse, senza chiedermi il permesso, questo mio post sulla sua pagina Facebook, per montare l’ennesima maleducata polemica, contro chi non la pensa come lui. Inutile dirvi che il tentativo di far comprendere a questo “paladino” dei diritti dei fan dylaniati le ragioni di questa provocazione sia miseramente fallito, non c’è, infatti, peggior sordo di chi non vuol sentire. Oggi con un po’ più di calma voglio “rispondere” a questo “signore”, che mi ha definito tra le altre cose: “Homer, il giornalista dell’Incubo”, definizione che tra l'altro mi ha molto divertito, essendo fan sia di papà Simpson sia di Dylan Dog, e con un pizzico d’ironia voglio dedicargli “L’angolo di Homer” (vedi box a destra nell'home page), una nuova rubrica in cui ciclicamente lancerò notizie false e provocazioni altrettanto fasulle cercando di strappare un sorriso a tutti i fan dylaniati, magari anche ai più disillusi come lui.
Doctor Why, alias Homer, il giornalista da Incubo!