Cari dylandogofoli internazionali 3 – la vendetta, continua, con la seconda parte di questa lunga Horror Post divisa in più “puntate”, il nostro viaggio “planetario” alla scoperta delle tante edizioni estere dell’Indagatore dell’Incubo.
Francia
La primissima apparizione di Dylan Dog al di fuori dei nostri confini nazionali risale al lontano giugno del 1987, quando la casa editrice francese Lug pubblicò due albi mensili del nostro eroe, “Le fantome d’Anna Never”, che corrisponde al numero 4 dell’edizione italiana, “Il fantasma di Anna Never”, e “Les nuits de la pleine lune”, che corrisponde al numero 3 dell’edizione italiana, “Le notti della luna piena”. Un particolare curioso è legato alle copertine di questi albi, il primo fu, infatti, pubblicato con la cover realizzata da Claudio Villa per l’edizione italiana, mentre il secondo fu pubblicato con una copertina inedita. Visto però gli scarsi successi di vendita la collana fu però subito soppressa. L’avventura d’oltralpe di Dylan Dog non fini però qui, tra il maggio 1993 e il gennaio 1995 la casa editrice Glenat pubblicò sei albi brossurati contenenti ognuno tre storie del nostro eroe. La collezione, meglio conosciuta come Collection 2 heures 1/2, letteralmente Collezione 2 ore e 1/2 (il tempo che s’impiega a leggere l’albo), fu pubblicata con copertine inedite realizzate da Claudio Villa. Gli albi di queste due collane sono tutti ormai difficilissimi da recuperare. Tra il gennaio del 2001 e il giugno del 2002 la casa editrice Hors ha invece pubblicato in formato gigante alcune delle storie contenute nei primi tre Albi Giganti dell’edizione italiana. Di questa edizione sono usciti solo quattro numeri e anche se, da fonti non ufficiali, era dato per terminato il quinto numero, per ragioni diverse, non fu mai dato alle stampe. La prima copertina di questa collana fu realizzata da Elodie Saracco, mentre le altre tre da Angelo Stano. Infine, nel 2013, è la Panini Comics Francia a riproporre sul mercato transalpino, nella collana 100% Fusion Comics, le avventure dell’Indagatore dell’Incubo. Nel marzo 2013 uscì, infatti, nelle librerie il primo volume dedicato al nostro Old Boy, che conteneva le prime due avventure delle Serie Regolare italiana, “L’alba dei morti viventi” e “Jack lo Squartatore”. Questo volume è stato pubblicato in due varianti, l’edizione regular, con alette laterali nella copertina e cover inedita di Corrado Roi, e l’edizione limitata variant, data alle stampe in soli 150 esemplari, che aveva come “bonus” una sopracopertina con la cover che Gabriele Dall’Otto aveva realizzato per il primo Color Fest italiano. L’acquisto del volume variant fu possibile solo durante l’edizione del Festival International de la Bande Dessinèe d’Angoulême di quell’anno, dove il “progetto Dylan Dog” fu presentato ufficialmente al pubblico francese con la presenza “straordinaria” dello stesso Dell’Otto. Nell’aprile 2013 uscì invece il secondo volume, un’edizione deluxe tutta a colori, che riproponeva le quattro storie contenute nel secondo Color Fest. Questo volume “conservò” la stessa copertina realizzata per l’edizione italiana del Color Fest da Tanino Liberatore.
Germania
Tra l’aprile del 2001 e il novembre del 2002 la casa editrice Carlsen Comics ha pubblicato, senza rispettare la sequenza cronologia originale, venti albi della Serie Regolare italiana. Un particolare curioso è legato ai primi tredici numeri di questa collana. La casa editrice, per un grossolano errore, pubblicò, infatti, una “prima versione” di questi albi non rispettando l’obbligo della doppia prezzatura, marchi tedeschi/euro, allora prevista per il futuro ingresso della Germania nella moneta unica europea e fu quindi costretta a ritirarla dalla vendita e a sostituirla con una “ristampa” riveduta e corretta. Questi “nuovi” albi, completamente identici ai precedenti dal punto di vista grafico, sono identificabili, oltre che dalla presenza della doppia prezzatura, anche dai differenti codici a barre. Il codice a barre degli albi “originali” inizia, infatti, con il numero quattro, mentre quello delle “ristampe” inizia invece con il numero nove. Di conseguenza gli albi con l’errore, ritirati dal mercato, sono in pratica impossibili da recuperare. Dal marzo del 2003 la casa editrice Schwarzer Klecks, partendo dal numero 21, ha continuato, senza rispettare la sequenza cronologica originale, a pubblicare gli albi dell’Indagatore dell’Incubo in Germania. Questa collana, che aveva mantenendo lo stesso formato grafico degli albi della Carlsen Comics, ha chiuso i battenti nel luglio del 2009.
Grecia
Dal dicembre del 1999 al luglio del 2000 la casa editrice Mamouth Comix ha pubblicato, senza rispettare l’ordine cronologico dell’edizione italiana, otto albi dell’Indagatore dell’Incubo. Questa collana è caratterizzata, oltre dal logo di Dylan Dog tradotto in greco, da un formato degli albi un po’ più grande rispetto a quello italiano. Nella quarta copertina del numero 8 compariva il “prossimamente” che annunciava l’uscita nelle edicole del numero 9, che però, visto gli scarsi successi di vendita, non fu mai dato alle stampe. In seguito la stessa casa editrice ha pubblicato una raccolta in grande formato (cm 18x21), con due numeri per albo, dove ha ripubblicato gli otto albi stampati in precedenza. Anche questa collana, come la precedente, è caratterizzata dal logo del nostro eroe tradotto in greco. Nel 2007 la casa editrice Jemma Comics ha invece iniziato a pubblicare degli albi doppi, che contengono contemporaneamente una storia di Dylan Dog e una di Dampyr, altro eroe bonelliano. Questa collana a differenza delle prime due ha invece “conservato” il logo di Dylan Dog originale.
Jugoslavia
Tra l’agosto del 1987 e il marzo del 1993 la casa editrice jugoslava Dnevnik pubblicò un’edizione chiamata “Zlatna serija”, letteralmente “Collana d’oro”, che ripropose i primi cinquantanove numeri della Serie Regolare italiana, cambiando però il nome (e il logo) del nostro eroe da Dylan Dog a Dilan Dog. I numeri dal 51 al 59, pubblicati tra l’ottobre del 1991 e il marzo del 1993, sono particolarmente difficili da recuperare, perché a causa della guerra dei Balcani, sono usciti in tiratura limitata solo in Serbia. Un particolare curioso è legato ai primi sette numeri di questa collana, che furono pubblicati, come nell’edizione italiana, con la costa di colore nero, mentre nei numeri successivi la costa è rossa. Da notare inoltre che per il titolo del numero 1 non fu utilizzata la traduzione letterale del titolo italiano “L’alba dei morti viventi”, quest’albo fu, infatti, intitolato “Doktor Ksabaras” (“Dottor Xabaras”). Dopo il numero 59, sempre a causa del conflitto, la collana fu definitivamente sospesa. A qualche anno di distanza uscì, senza autorizzazione della Sergio Bonelli Editore, un albo “pirata” del numero 60 a continuazione della serie, numero che però rimase isolato. Anche se quest’albo “amatoriale” è stato realizzato in Serbia dopo la fine della guerra, per motivi storico/geografici, è solitamente considerato un albo jugoslavo. Oltre agli albi della Serie Regolare italiana, dal 1988, furono riproposti, sempre dalla Dnevnik, anche i primi quattro albi Speciali dell’Indagatore dell’Incubo. Un’altra curiosità è legata alle copertine di questi albi speciali, infatti, nonostante il nostro eroe nelle avventure jugoslave si chiama Dilan e non Dylan, nelle prime due copertine fu usato erroneamente il logo italiano, Dylan Dog, mentre nelle altre due fu utilizzato il logo jugoslavo, Dilan Dog. Infine, nel 1991, fu pubblicata la versione jugoslava del primo crossover di Dylan Dog & Martin Mystère, “Ultima fermata: l’incubo!”.
Kosovo
Tra l’ottobre del 2010 e il settembre del 2011 la casa editrice Expik ha pubblicato i primi sette numeri della Serie Regolare italiana. Sulla copertina del primo numero dell’Indagatore dell’Incubo kosovaro è riportato il numero 8, quest’albo fa, infatti, parte della collana Koleksioni i artë, conosciuta anche come Golden Collection, in cui, in precedenza, erano state date alle stampe alcune avventure di altri due personaggi bonelliani, Brad Barron e Dampyr. Tutti gli albi di questa collana settimanale, compresi quelli del nostro eroe (numeri 8, 12, 15, 18, 20, 22 e 23), sono stati dati alle stampe in lingua albanese.
Macedonia
Dopo la caduta della Jugoslavia nel 1992 alcune case editrici macedoni hanno acquistato i diritti per la pubblicazione degli albi dell’Indagatore dell’Incubo. Tra il luglio e il dicembre del 2005 la casa editrice Mega Press 33 ha pubblicato, rispettandone l’ordine cronologico originale, i primi sei numeri della Serie Regolare italiana. Un particolare curioso è legato al titolo del numero 1 macedone, infatti, come in precedenza per l’edizione jugoslava, non fu utilizzata la traduzione letterale del titolo italiano “L’alba dei morti viventi” e quest’albo fu dato alle stampe con il titolo “Dottor Xabaras”. Nella quarta copertina del numero 6 compariva il “prossimamente” che annunciava l’uscita nelle edicole del numero 7, che però, visto gli scarsi successi di vendita, non fu mai dato alle stampe. Questi albi erano, tra l’altro, caratterizzati da una qualità di carta e di stampa inferiore rispetto agli standard italiani. La casa editrice Varm Comics ha invece ripresentato, nel gennaio del 2010 e nel gennaio del 2011, i primi due Albi Giganti italiani, il secondo dei quali fu arricchito da delle interviste inedite a Bruno Brindisi e Giampiero Casertano. Infine, nell’aprile 2014, la casa editrice M-Comics ha iniziato la pubblicazione di una nuova collana bimestrale dedicata al nostro eroe. Il primo numero di questa collana ha riproposto l’albo a colori numero 200 della Serie Regolare italiana, uscito originariamente nelle edicole nel maggio 2003 e intitolato “Il numero duecento”, mentre il secondo, la cui uscita, salvo imprevisti, è prevista per il prossimo mese di giugno, dovrebbe riproporre l’albo “Daisy & Queen”, che corrisponde invece al numero 201 dell’edizione mensile italiana.
Montenegro
Dopo la fine della guerra dei Balcani nel 1992, nessuna casa editrice montenegrina ha mai acquistato i diritti per la pubblicazione delle avventure dell’Indagatore dell’Incubo, gli albi del nostro eroe sono però stati distribuiti nel paese da diverse case editrici della vicina Serbia.
Norvegia
Dal febbraio al giugno del 1991 la casa editrice norvegese A/S Hjemmet ha pubblicato, senza rispettare l’ordine cronologico della Serie Regolare italiana, cinque albi di Dylan Dog. Un particolare curioso è legato alle copertine di questi albi, che furono dati alle stampe con un dorso bianco molto simile a quello degli albi Speciali italiani. Nella quarta copertina del numero 5 compariva il “prossimamente” che annunciava l’uscita del numero 6, che però, visto gli scarsi successi di vendita, non uscì mai nelle edicole. Questi albi sono attualmente molto difficili da recuperare.
Olanda
Nell’ottobre del 2009 la casa editrice olandese Silvester Strip iniziò la distribuzione di quattro albetti gratuiti che pubblicizzavano l’uscita del primo albo dell’Indagatore dell’Incubo prevista per i primi mesi dell’anno successivo. Nel gennaio del 2010 inizia, infatti, la pubblicazione di dodici albi mensili con copertine cartonate simili, per caratteristiche tecniche, a quelle della Collezione Book italiana. La casa editrice diede inoltre la possibile sottoscrivere un abbonamento annuale con cui si ricevevano in regalo un box da collezione e un albo extra. L’albo extra e il box sono inevitabilmente diventati introvabili, proprio perché si potevano ricevere solo con l’abbonamento. Un particolare curioso è legato agli albi regolari, che avrebbero dovuto seguire la sequenza cronologica originale italiana, ma per un banale errore della casa editrice il numero 3 e il numero 4 furono invertiti tra loro. Il numero extra riproponeva invece l’avventura numero 229, “Il cielo può attendere”, dell’ottobre del 2005. La distribuzione degli albetti pubblicitari e degli albi “regolari” è avvenuta anche in Belgio e in entrambe le nazioni, gli albi sono in lingua tedesca. Negli ultimi mesi la ricerca di Stefano Munarini, Bonelli Licensing Coordinator della Panini Comics (licenziataria per l’estero delle collane della casa editrice milanese) di un traduttore Italiano-Olandese ha invece confermato l’indiscrezione che vuole che le avventure del nostro Old Boy saranno presto pubblicate nei Paesi Bassi anche in lingua olandese.
Polonia
Nel 2001 la casa editrice Egmont Polska pubblicò, sui numeri 23 e 24 della rivista trimestrale Świat Komiksu, alcune storie brevi del nostro eroe, per pubblicizzare l’imminente uscita in Polonia di una collana a fumetti a lui dedicata. Sul numero 23, uscito nelle edicole polacche nel giugno del 2001, furono riproposte le avventure “La bambina”, apparsa per la prima volta sul cartonato Mondadori “L’Indagatore dell’Incubo”, del novembre 1991, e “L’incubo dell’indagatore”, apparsa per la prima volta nel Dylan Dog Albo Gigante numero 7, del novembre 1998. Sul numero 24, uscito nelle edicole polacche nel settembre del 2001, fu invece riproposta l’avventura “Sangue di lupo”, apparsa per la prima volta nel Dylan Dog Albo Gigante numero 6, del dicembre 1997. In seguito, dal settembre del 2001 al novembre del 2004, la stessa casa editrice ha pubblicato, con cadenza irregolare e senza rispettare l’ordine cronologico originale, undici numeri della Serie Regolare italiana. Un particolare curioso è legato all’undicesimo numero di questa collana. Inizialmente infatti la serie, pubblicata a bassa tiratura, avrebbe dovuto terminare con il numero 10, ma dopo sette mesi dalla pubblicazione di quest’albo, viste le pressanti richieste di alcuni fan, la casa editrice fu “costretta” a pubblicare il numero 11, che fu però distribuito, con una bassissima tiratura, solo in una zona della Polonia dove la collana aveva riscosso maggior successo. Questo numero è quindi il più difficile da reperire. Un'altra curiosità è legata invece alle copertine della serie, perché i primi tre numeri riproposero alcune cover di copertina realizzate, nel 1999, da Mike Mignola per l’edizione statunitense dell’Indagatore dell’Incubo, mentre dal quarto numero in poi furono utilizzate le copertine dell’edizione italiana. Infine, un’ultima curiosità è legata al numero 38 della sopra citata rivista Świat Komiksu. In questo numero, uscito nelle edicole nel gennaio del 2005, appariva in copertina la scritta “Komiks Dylan Dog Gratis!”, letteralmente “I fumetti di Dylan Dog gratis!”, riferita a un articolo interno, dove si parlava della serie ad albo e dove era spiegato come recuperare gli ultimi tre numeri pubblicati in maniera gratuita. Dopo circa sei anni, nell’aprile 2010, sempre la casa editrice Egmont Polska rispolverò il “progetto Dylan Dog” e pubblicò due albi contenenti ognuno due avventure del nostro Old Boy. Dopo l’uscita del secondo numero, visto gli scarsi successi di vendita, la collana fu definitivamente soppressa.
TO BE CONTINUED…
Doctor Why