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Cari nostalgici dell’incubo, era il lontano 26 settembre del 1986 quando la Sergio Bonelli Editore, allora Editoriale Daim Press, fece uscire nelle edicole “L’alba dei morti viventi”, il primo numero del mensile a fumetti Dylan Dog. Inizialmente questo nuovo personaggio, destinato a diventare il più celebre protagonista dei fumetti horror italiani, sembrava “morto in edicola”, ma il passaparola dei lettori fece sì che l’Indagatore dell’Incubo diventasse, con le sue “tirature da far paura”, molto velocemente uno dei fumetti più venduti nel nostro paese. Oltre a questo incredibile successo di vendite, dovuto all’ampia diffusione popolare, il nostro eroe si affermò ben presto anche come fumetto d’autore, celebrato da intellettuali come Umberto Eco, che dichiarò con orgoglio: “Passerei giorni e giorni a leggere la Bibbia, Omero e… Dylan Dog!”, e dalla critica. Oggi dopo ventisette anni Dylan rimane uno dei rari personaggi, nati alla fine del XX secolo, che hanno attraversato il millennio con un altissimo e costante successo di pubblico. Facendomi quindi indegnamente portavoce dei fan dylaniati ringrazio con affetto Sergio Bonelli (scomparso per uno strano scherzo del destino proprio il 26 settembre di due anni fa) e Tiziano Sclavi che con la loro passione e dedizione oggi mi permettono di augurare al nostro eroe: “Buon compleanno Old Boy!”.
Doctor Why
