Cari postini del terrore, questa mattina mi sono recato in posta per pagare una bolletta e con mia grande sorpresa mi sono accorto di un omaggio che le Poste Italiane hanno tributato alla Sergio Bonelli Editore. Infatti, sui manifesti e sulle brochure che pubblicizzano alcuni nuovi servizi legati alla ricezione della propria posta, su una cassetta delle lettere, campeggia in bella mostra, accanto ad altri nomi di fantasia, proprio il cognome Bonelli. Anche se le mie ricerche non sono riuscite a chiarire se questo sia stato un omaggio voluto, magari dal grafico che ha realizzato la campagna pubblicitaria, o sia stato del tutto causale, questa “citazione” mi da la possibilità di rendere un mio personalissimo omaggio alla famiglia Bonelli, pubblicando in questa Horror Post la “biografia” della casa editrice, tratta (riveduta e corretta) dall’enciclopedia online Wikipedia.
La Sergio Bonelli Editore è una casa editrice presente sul mercato del fumetto italiano fin dagli anni Quaranta. La sua storia ha inizio con Gian Luigi Bonelli, sceneggiatore e futuro ideatore di Tex Willer, che nel 1940 rilevò da Dante Traini la testata L’Audace, fondando così la Redazione Audace. Il primo numero del nuovo corso fu il 331 datato 18 gennaio 1941. Bonelli diede subito nuovo vigore alla testata cambiando la formula da giornale, che pubblicava più storie contemporaneamente a puntate, a quella che fu denominata “albo-giornale”, con un’unica storia autoconclusiva. Il personaggio di punta della testata era Furio Almirante, sceneggiato dallo stesso Bonelli e disegnato prima da Carlo e poi da Vittorio Cossio. Altro personaggio di successo fu Capitan Fortuna di Rino Albertarelli, pubblicato, nel 1942, su una serie di supplementi. La serie principale fu poi affiancata dall’Albo d’Oro Audace, che sarà pubblicato dal marzo del 1943 all’aprile del 1944, per un totale di tredici numeri. L’Audace, che dal numero 385 del 13 febbraio 1942 aveva mutato nome in Albo Audace, chiuderà invece i battenti nel 1944 con il numero 467. Finita la seconda guerra mondiale la testata riaprì, nell’agosto/settembre del 1945, sotto la guida di Tea Bertasi, più nota col cognome da sposata Bonelli, ex moglie di Gian Luigi. Il nuovo corso iniziò riproponendo parte del vecchio materiale del periodo bellico. La sede della casa editrice era allora la casa della signora Tea, dove viveva anche il figlio Sergio, che iniziò così la sua gavetta con le mansioni di fattorino e di magazziniere. Ben presto però si creò la necessità di pubblicare nuovo materiale e così l’editrice si assicurò la collaborazione di alcuni importanti autori come: Franco Baglioni, che nel 1947 realizzerà Frisco Bill, disegnato da Guido Zamperoni, l’ex marito Gian Luigi Bonelli, che nel 1946 realizza Ipnos, disegnato da Gino Cossio, Paolo Piffarerio, Guido Da Passano, Mario Uggeri e Roy D’Amy. Negli anni successivi la produzione della casa editrice fu particolarmente fiorente, e personaggi sempre nuovi si alternavano con grande velocità. I principali personaggi furono: Plutos e I Tre Bill, del 1949, Rio Kid del 1951, Il Cavaliere Nero e Yuma Kid, del 1953, El Kid, del 1955, Hondo, del 1956, e Kociss, del 1958, tutti scritti da Gian Luigi Bonelli, Mani in alto! e Gordon Jim, del 1950, e Il Sergente York, del 1954, tutti realizzati invece da Roy D’Amy. Da Edizioni Audace il nome della casa editrice cambierà poi in Edizioni Araldo, per poi nel corso degli anni prendere denominazioni diverse (Cepim, Daim Press, Altamira) fino all’attuale Sergio Bonelli Editore. Il primo vero successo, duraturo e redditizio, della casa editrice fu però Tex, che nacque nel 1948 dalla penna di Gian Luigi Bonelli, che da allora in poi rimarrà legato a questo personaggio sceneggiandolo per tutta la vita, e dalla matita del disegnatore Aurelio Galleppini. Durante gli anni Cinquanta la Bonelli, elaborerà partendo dalla vecchia “striscia“, un nuovo formato, ideando uno standard tuttora chiamato “formato Bonelli”: albi squadrati, in bianco e nero, con lunghe storie che vanno dalle 96 alle 300 pagine. All’inizio degli anni Sessanta la direzione della casa editrice passò a Sergio Bonelli, già attivo come sceneggiatore, per gli albi di Un ragazzo nel Far West e di Zagor, con lo pseudonimo di Guido Nolitta. Nel 1975 nacque Mister No, un personaggio, moderno e scanzonato, un po’ eroe e un po’ antieroe, adatto al mutato clima culturale, le cui avventure saranno pubblicate fino al 2006, quando, dopo oltre trent’anni, la testata sarà chiusa. Il 1977 è l’anno dell’uscita nelle edicole di Ken Parker, fumetto, creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo, che, per la prima volta, mise in crisi la tradizionale divisione della critica tra fumetto d’autore e fumetto seriale. Grazie all’estrema cura artistica di sceneggiatura e disegni e alla novità dei contenuti, questo “western” atipico e originale attuò, infatti, una vera e propria rivoluzione narrativa del fumetto popolare italiano. La serie di Ken Parker fu interrotta nel 1984, in quanto la qualità delle storie mal si concilia con la quantità della produzione mensile, per riprendere in modo tormentato nel 1996. Nel 1982 uscì Martin Mystère, fumetto di successo, considerato il punto di passaggio tra le serie classiche della Bonelli (Tex, Zagor, Mister No) e quelle del nuovo corso (Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never), sia per le tematiche trattate, che per aver aperto la strada a nuove iniziative di carattere editoriale. Nel 1986 fu lanciata la serie probabilmente più popolare degli ultimi decenni in Italia, destinata a diventare un “caso” editoriale anche all’estero: Dylan Dog. questo personaggio, fortemente originale rispetto ai vecchi eroi dalla Bonelli, è il protagonista di un fumetto horror, ideato da Tiziano Sclavi, destinato a raggiungere per la prima volta la tiratura di 800mila copie mensili. In seguito al successo di Dylan Dog, molte case editrici ciminciarono a pubblicare fumetti nello storico formato bonelliano (cm 16x21, con foliazione di 96 pagine più la copertina, in bianco e nero), tanto che i critici etichettano questi albi con il termine “bonelloidi”. Nel maggio 2005 fu avviato l’esperimento delle miniserie con Brad Barron. Le miniserie bonelliane sono serie dalla durata predeterminata, generalmente breve, sviluppate con l’intento di sondare nuove fasce di mercato e adottare un diverso tipo di fidelizzazione del lettore, abituato a serie virtualmente infinite come Tex e Dylan Dog. Nel maggio 2006, visto il buon successo della prima serie breve, l’ esperienza proseguirà con Demian e successivamente, nell’ottobre del 2007, con Volto Nascosto. Nel giugno del 2007 con Dragonero partì invece un’altra iniziativa innovativa per il parco testate della casa editrice milanese, i Romanzi a fumetti Bonelli, che con cadenza annuale e albi di robusta foliazione, contengono storie autoconclusive di varia ambientazione e genere. Il successo ottenuto da Dragonero (35mila copie vendute) spinse la casa editrice ad accelerare la pubblicazione del secondo volume dei Romanzi a fumetti, Gli occhi e il buio, distribuito nelle edicole alla fine dell’ottobre 2007, e inaugurare una serie regolare con lo stesso personaggio nel 2013. Il 2007 è anche l’anno di un’altra importante novità, l’uscita della prima collana a fumetti interamente a colori, la Dylan Dog Color Fest. La pubblicazione di questa collana può, infatti, essere considerata come un vero e proprio cambiamento storico per la casa editrice di via Buonarroti, perché fino ad allora gli unici albi pubblicati in “tecnicolor”, erano quelli commemorativi usciti in occasione d’importanti ricorrenze per le testate (tipicamente i numeri 100 e multipli). Nel 2011 l’iniziativa fu ripetuta anche con altre testate storiche, come Nathan Never e Tex. Per quanto riguarda quest’ultimo a convincere l’editore contribuì anche il successo ottenuto dalla Collezione storica a colori, pubblicata del Gruppo Editoriale L’Espresso, con la quale furono riproposte le storie presenti nei primi 600 albi della serie inedita. Sergio Bonelli ci ha lasciati per sempre il 26 settembre 2011 e un mese dopo fu resa pubblica la notizia che Davide Bonelli, il figlio di Sergio, avrebbe preso il suo posto diventando il nuovo direttore generale della casa editrice.
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