Cari dylandogofili internazionali 2 – il ritorno, qualche giorno fa vi ho parlato del debutto del primo albo ungherese dell’Indagatore dell’Incubo. Durante l’ultima edizione del Kèpregèny Borze – Comics Exchange Market, una delle più importanti mostre-mercato del fumetto magiaro, che dal 2001 si tiene a Budapest due volte all’anno, è stata, infatti, presentata una collana a fumetti che, salvo ripensamenti, dovrebbero riproporre in ordine cronologico le prime ventiquattro avventure della Serie Regolare italiana di Dylan Dog. Questa gradita notizia mi ha dato lo spunto per ripercorrere la lunga “carriera internazionale” del nostro eroe, che ho deciso di presentarvi divisa in tre “puntate”, per non rendere troppo “pesante” la lettura di questa Horror Post. Prima di entrare nello specifico di ogni singola nazione, elencate per “ragioni tecniche” in puro ordine alfabetico, è però opportuno ricordare che la diffusione degli albi di Dylan Dog all’estero iniziò nel lontano giugno del 1987, quando la casa editrice Lug cominciò a pubblicare le avventure del nostro Old Boy in Francia, dopo alcuni mesi fu la volta dell’allora Jugoslavia, l’anno successivo toccò invece alla Spagna, seguita nel 1991 dalla Norvegia e dal Brasile. Oggi le storie a fumetti dell’Indagatore dell’Incubo possono vantare il primato di essere apparse, in diverse “forme”, in ben ventinove paesi stranieri. Ogni nazione ha, infatti, personalizzato le proprie uscite, a volte non rispettando la sequenza cronologica originale italiana, a volte modificando il formato degli albi, oppure modificando o rifacendo le copertine, o addirittura, cambiando il nome di Dylan Dog in Dilan Dog. Unico caso a parte è quello della Svizzera, dove l’Indagatore dell’Incubo non è mai apparso nelle edicole, ma dove, nel settembre 2013, è stato pubblicato un albo fuori serie intitolato “Il ponte del diavolo”, che è stato distribuito gratuitamente a tutti gli adulti paganti all’entrata della terza edizione della Fiera del Fumetto di Lugano. Da ricordare infine, che inizialmente la gestione dei contratti per i diritti di pubblicazione al di fuori dei nostri confini nazionali fu affidata, dalla Sergio Bonelli Editore, alla SAF (Strip Art Features), un’importante agenzia di licensing internazionale, che ha interrotto la sua collaborazione con la casa editrice milanese nell’estate del 2009. Attualmente la gestione del licensing internazionale è affidata alla “Panini Comics”, vero e proprio colosso del settore.
Argentina
Dal gennaio all’aprile del 1992 i primi quattro albi della Serie Regolare italiana dell’Indagatore dell’Incubo furono riproposti in Argentina, rispettando la sequenza cronologica originale, dalla casa editrice Edinova. Nel retro del quarto numero compariva il “prossimamente” con la copertina che annunciava l’uscita del numero 5, che visto gli scarsi successi di vendita, non fu però mai dato alle stampe. Questi albi, al momento molto difficili da recuperare, perché nel 2009 sono state messe al macero le ultime 8.000 copie di avanzo di magazzino, sono caratterizzati da una qualità di stampa (quadricromia e marginatura di ritaglio poco precise, allineamento orizzontale/verticale approssimativo, che spesso ha portato le copertine e le pagine a essere leggermente inclinate) e di carta tra le peggiori mai apparse nel mercato internazionale dei fumetti. Gli albi di formato leggermente più piccolo rispetto a quello italiano (cm 15x21) nella seconda di copertina riportano tutti un trafiletto dal titolo “Historias para no dormir”, letteralmente “Storie per tenervi svegli”. Il primo albo è inoltre caratterizzato da un errore di stampa, due bande rosa all’interno del rettangolo del titolo di copertina, perché lo stesso rettangolo è rimasto più largo rispetto a quanto previsto dall’impostazione tipografica, segnata appunto con un pennarello rosa. Da notare inoltre che nella quarta copertina del numero 4 il titolo del numero 5, come già detto mai pubblicato, fu scritto a mano proprio a segnalare la fine della serie.
Belgio
Nell’ottobre del 2009 la casa editrice olandese Silvester Strip iniziò la distribuzione di quattro albetti gratuiti che pubblicizzavano l’uscita del primo numero di Dylan Dog, prevista per i primi mesi dell’anno successivo. Nel gennaio del 2010 iniziò, infatti, la pubblicazione di dodici albi mensili con copertine cartonate simili, per caratteristiche tecniche, a quelle della Collezione Book italiana. La distribuzione degli albetti pubblicitari e degli albi “regolari” è avvenuta anche in Belgio, e in entrambe le nazioni, gli albi sono in lingua tedesca. La casa editrice diede inoltre la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale con cui si ricevevano in regalo un box da collezione e un albo extra. L’albo extra e il box sono inevitabilmente diventati introvabili, proprio perché si potevano ricevere solo con l’abbonamento annuale. Un particolare curioso è legato agli albi “regolari”, che avrebbero dovuto seguire la sequenza cronologica originale italiana, ma per un banale errore della casa editrice il numero 3 e il numero 4 furono invertiti tra loro. Il numero extra riproponeva invece l’avventura numero 229, “Il cielo può attendere”, pubblicato in Italia nell’ottobre del 2005.
Bielorussia
Nell’estate del 2011 Dznias Pougatch, fan bielorusso dell’Indagatore dell’Incubo, annunciò di aver ottenuto dalla Sergio Bonelli Editore l’autorizzazione per pubblicare i primi tre albi del nostro Old Boy nel suo paese. Dznias aveva “incontrato” Dylan da bambino quando, nell’ambito di un programma di beneficienza, aveva passato alcune estati in Italia ospitato sempre dalla stessa famiglia. Uno dei figli di questa famiglia aveva, infatti, una collezione molto fornita di albi dell’inquilino di Craven Road 7 e Dznias, avendo imparato a leggere in italiano, cominciò ad appassionarsi alle avventure del nostro eroe. Passione che lo portò, qualche anno dopo, a trasformarsi in “editore” per portare per la prima volta un fumetto nel suo paese. Nessuno prima di lui aveva, infatti, pubblicato fumetti in Bielorussia. Gli albi bielorussi nell’idea iniziale avrebbero dovuto avere una tiratura di 3.000 copie e avrebbero dovuto, con cadenza mensile, seguire l’ordine cronologico dell’edizione italiana. Purtroppo però questo progetto, nonostante gli albi siano stati dati alle stampe con carattere cirillico, per essere distribuiti anche in altri paesi di lingua russa, e siano stati inizialmente “supportati” da una campagna pubblicitaria nelle metropolitane del paese, ebbe fin da subito qualche difficoltà. L’uscita del primo numero, prevista inizialmente per il giugno del 2011, slittò per ragioni tecniche di qualche mese all’ottobre del 2011, mentre il secondo, per motivi diversi, fu pubblicato più di un anno dopo, con una tiratura di poco superiore alle 500 copie. Il terzo e il quarto numero usciranno invece nel 2014. Alcune fonti ben informate hanno confermato, tra le altre cose, che il primo numero è definitivamente esaurito, mentre è ancora ordinabile il numero 2. Un particolare curioso è legato alle copertine di questa collana che inizialmente avrebbero dovuto “conservare” il logo originale di Dylan Dog, ma che in fase di realizzazione furono “dotate” di un logo in cirillico.
Bosnia ed Erzegovina
Nel 1992, dopo la fine della guerra dei Balcani, dalle ceneri della Jugoslavia sono nate sei repubbliche indipendenti: la Bosnia ed Erzegovina, la Croazia, la Macedonia, il Montenegro, la Serbia e la Slovenia. Alcune case editrici croate, macedoni, serbe e slovene hanno acquistato negli anni i diritti per la pubblicazione dell’Indagatore dell’Incubo. Gli albi del nostro eroe sono però distribuiti anche in Montenegro da una casa editrice serba, mentre in Bosnia ed Erzegovina nessuno detiene i diritti di pubblicazione. L’amore di alcuni bosniaci per il nostro Old Boy non li ha però impedito di autofinanziarsi per realizzare, nel 2004, senza l’autorizzazione della Sergio Bonelli Editore, due albi “pirata” di Dylan Dog nella loro lingua. Gli albi, di buona fattura dal punto di vista cartaceo, sono però caratterizzati da una bassa qualità delle immagini di copertina. Le contro-copertine si presentano invece bianche, cioè prive di qualsiasi informazione, proprio perché si tratta di albi “amatoriali”. Il primo volume dato alle stampe contiene quattro storie per un totale di 190 pagine, mentre il secondo, di 80 pagine, ne contiene solo due.
Brasile
Dall’agosto del 1991 al luglio del 1992 la casa editrice Editora Record ripubblicò, rispettando la sequenza cronologica originale, i primi undici numeri della Serie Regolare italiana dell’Indagatore dell’Incubo. La stessa casa editrice diede alle stampe due speciali. Il primo, del febbraio del 1992, ripresentava il primo team-up tra Dylan Dog & Martin Mystère, “Ultima fermata: l’incubo!”, il secondo, del 1993, ripresentava invece, in un insolito formato gigante (cm 20x27), la storia “Incubus”, apparsa originariamente nel numero 77, “L’ultimo uomo sulla terra”, della serie mensile italiana. Nel novembre del 1993 la casa editrice Globo pubblicò “Fumetti”, un albo speciale a colori di grande formato (cm 20x27), che conteneva le storie brevi di ben sei personaggi della Sergio Bonelli Editore, pubblicate in Italia dalla rivista Comic Art. Nello specifico, oltre a quelle dell’Indagatore dell’Incubo, furono ripresentate alcune avventure di: Tex, Nathan Never, Mister No, Martin Mystère e Nick Raider. Nel caso di Dylan Dog fu ripubblicata la storia “Gli inquilini arcani”. Dall’ottobre del 2001 al giugno del 2002 la casa editrice Conrad Editoria ha invece ripubblicato i sei numeri dell’edizioni statunitense di Dylan Dog, dati alle stampe nel 1999 dalla Dark Horse. Sempre nel 2002 la stessa casa editrice mise in vendita un cofanetto che conteneva tutti i sei albi pubblicati in precedenza. Dall’agosto del 2002 al febbraio del 2006 la casa editrice Mythos Editoria ha pubblicato, in formato più piccolo rispetto all’edizione italiana, quaranta albi del nostro Old Boy, senza però rispettare l’ordine cronologico originale. La stessa casa editrice, dal febbraio all’ottobre del 2005, ha pubblicato una serie, con cadenza bimestrale, denominata Selecao, composta da degli albi speciali di 276 pagine che riproponevano, oltre a un’avventura di Tex, sei storie brevi di altrettanti eroi bonelliani (Dylan Dog, Martin Mystère, Zagor, Nick Raider, Mister No e Nathan Never). Nel caso di Dylan Dog furono ripubblicate nell’ordine le avventure: “L’orrore”, apparsa in Italia per la prima volta sulla rivista Per Lui, “La bambina”, contenuta inizialmente nel cartonato Mondadori “L’Indagatore dell’Incubo”, “Il ritorno degli uccisori”, storia fuori serie uscita nel nostro paese in allegato all’omonimo videogioco, “La cosa”, storia fuori serie uscita originariamente in allegato alla rivista TV Sorrisi e Canzoni, e “Vamp”, storia fuori serie uscita inizialmente in Italia in un volume della Glamour International. Nel marzo del 2006 uscì invece un volume speciale della stessa collana contenente otto storie di: Dylan Dog, Tex, Mister No, Martin Mystère e Zagor. Per quel che riguarda Dylan Dog, furono ripubblicate le storie: “La fine del mondo”, secondo crossover di Dylan Dog & Martin Mystère, e “Il treno del terrore”, storia fuori serie apparsa originalmente sulla rivista Amico Treno. Infine nel 2007 la casa editrice Hqmania & Gibhq realizzò, senza l’autorizzazione della Sergio Bonelli Editore, una corposa fanzine senza scopo di lucro, con ben nove storie all’interno, per festeggiare i vent’anni di vita editoriale del nostro eroe. Nello specifico furono ripresentate le storie: “Epilogo”, contenuta inizialmente nel cartonato Mondadori “Sette anime dannate”, “La piccola biblioteca di Babele”, contenuta originariamente nel cartonato Mondadori “Gli orrori di Altroquando”, “Gnut” contenuta nell’agenda “Gnut – Versione Agenda”, “I sentieri del cielo”, contenuta nel cartonato Mondadori “I vivi e i morti”, “Beffa alla morte”, contenuta nel cartonato Mondadori “Il Monastero”, “Margherite”, contenuta nel secondo Dylan Dog Gigante, “La cosa misteriosa che vive dietro il frigorifero”, tratta dall’omonimo albetto, dedicato a Groucho, allegato al sesto Speciale di Dylan Dog, “Scelte sbagliate”, contenuta nel cartonato Mondadori “Il treno dei dannati” e “Le vie a colori”, storia fuori serie uscita in Italia in allegato alla rivista Tutto. Questa fanzine ripresentava, tra le altre cose, la copertina originale di quest’ultima storia.
Corea del Sud
Dal dicembre del 2006 al giugno del 2007 la casa editrice sudcoreana Dark Book pubblicò cinque volumi che contenevano ognuno due avventure dell’Indagatore dell’Incubo. Questi albi di ottima fattura, ormai difficilissimi da recuperare, erano caratterizzati dalla scelta dell’editore di non fare delle vere e proprie copertine. Le immagini di copertina di questa collana sono, infatti, tutte uguali, cambiano solo il numero e i titoli delle storie. Questi albi hanno riproposto nell’ordine le storie: “L’ultimo uomo sulla terra” e “Il ritorno di Killex” (numero 1), “Polvere di stelle” e “Il mosaico dell’orrore” (numero 2), “L’alba dei morti viventi” e “Il ritorno di Killex” (numero 3), “Partita con la morte” e “La morte rossa” (numero 4), “Il mondo perfetto” e “Scanner” (numero 5).
Croazia
Dopo la caduta della Jugoslavia nel 1992, alcune case editrice croate hanno acquistato i diritti per la pubblicazione del nostro Old Boy. Dall’aprile del 1994 e l’aprile del 2001 la casa editrice Slobnodna Dalmacija pubblicò, con cadenza variabile, sessanta numeri dell’Indagatore dell’Incubo. La costa di quasi tutti gli albi è di colore giallo, fanno, infatti, eccezione solo i numeri 5, 6 e 7 che presentavano “insolitamente” una costa di colore verde. La stessa casa editrice, tra il gennaio del 2000 e il maggio del 2001, ha pubblicato un’edizione Extra, per un totale complessivo di dodici numeri. In seguito la casa editrice Lodens arrivò a pubblicare sei diverse edizioni di Dylan Dog. La serie regolare la cui pubblicazione, dal gennaio del 2002, con cadenza variabile, ha proseguito con la numerazione della serie regolare interrotta dalla Slobnodna Dalmacija. La serie Extra la cui pubblicazione, dal marzo del 2002, con cadenza variabile, ha proseguito con la numerazione della serie Extra interrotta dalla Slobnodna Dalmacija. La serie Speciale che ha debuttato nelle edicole nel luglio del 2003 e con cadenza variabile riproponeva le avventure pubblicate in alcuni Speciali italiani. Un particolare curioso è legato ad alcuni albi di questa serie che sono stati pubblicati sia in una versione brossurata sia in una versione cartonata. La serie Maxi, uscita nelle edicole nell’agosto del 2006, che con cadenza annuale riproponeva alcuni albi Maxi italiani. Il primo albo di questa serie fu pubblicato in una doppia versione, sia brossurata sia cartonata, mentre le successive uscite sono state pubblicate solo nella versione brossurata. Gli Almanacchi e la serie Gigante, usciti per la prima volta nelle edicole nel luglio del 2007, che con cadenza variabile, riproponevano alcuni Almanacchi della Paura e alcuni albi Giganti italiani. Dal maggio del 2012 la casa editrice Libellus pubblica invece, con cadenza variabile, la collana Biblioteka Dylan Dog. Ogni numero di questa collana, allo stesso modo della Dylan Dog Granderistampa, ripresenta in ordine cronologico tre numeri alla volta della Serie Regolare italiana. Questa collana ha inoltre la particolarità di essere data alle stampe con delle copertine inedite realizzate da Bruno Brindisi. La stessa casa editrice nel biennio 2010/2011 aveva ripubblicato i primi quattro Color Fest, mantenendo le immagini di copertina originali, e i due crossover di Dylan Dog & Martin Mystère, utilizzando le immagini di copertina realizzate in Italia per la collezione Super Book da Claudio Villa.
Danimarca
Dal giugno all’ottobre del 2007 la casa editrice danese Shadow Zone Media ha pubblicato, in formato molto simile a quello italiano, cinque albi dell’Indagatore dell’Incubo. Questi albi, dati alle stampe senza seguire la sequenza cronologica originale, secondo alcune fonti non confermate, a oggi non sono ancora esauriti. Difficilissimo da recuperare è invece un albetto spillato che fu distribuito gratuitamente nelle fumetterie del paese scandinavo, per annunciare e reclamizzare la nascita di questa collana. Quest’albetto pubblicitario conteneva un “prologo” della storia “I delitti della mantide”, numero 71 della Serie Regolare italiana, che uscì completa nel numero 1 danese.
Finlandia
Nel 2001 la casa editrice Kustannus Oy Javala ha pubblicato due numeri di Dylan Dog in un formato molto simile a quello italiano. Purtroppo però l’Indagatore dell’Incubo non riscosse nel paese scandinavo la stessa fortuna di Tex, il Ranger bonelliano che in Finlandia vanta una lunga e consolidata storia editoriale, essendo approdato nelle sue edicole già dai primi anni ‘50, e dopo solo due uscite questa collana fu definitivamente soppressa. Questi albi, che riproposero le avventure: “Il ritorno del mostro”, numero 8 della Serie Regolare italiana, e “Johnny Freak”, numero 81 della Serie Regolare italiana, secondo alcuni fonti non confermate, non sono troppo difficili da recuperare.
TO BE CONTINUED…
Doctor Why